SINTESI TAVOLO "POVERTA'" di DONATELLA ALBINI

Il senso autentico della politica e' l'essere attraversata e permeata continuamente dai saperi costruiti sulla vita quotidiana di donne e uomini,bambine e bambini,anziani,disabili,sui loro desideri,sui loro bisogni,sui loro mille talenti al fine di costruire conoscenza e competenza per costruire una visione di futuro desiderabile e credibile.
Ognuno e ognuna di noi sente il dovere pressante,l'urgenza etica di riempire di pensiero e di gesti concreti l'abisso che si e' spalancato tra il vasto mondo di fuori e il ristretto mondo di dentro,della piccola politica,autoreferenziale e personalistica.
La poverta' e' troppo spesso impacchettata in un discorso retorico,confinata in pregiudizi  moralistici,vizio o colpa,mai analizzata ne' qualitativamente ne' quantitativamente,comunque vista come una minaccia alla convivenza democratica.
Le politiche sociali sono considerate un ingombro,perche' mettono in discussione il sistema dal di dentro.
Stiamo parlando di ceto medio impoverito,di piccola borghesia ricacciata indietro nella sua affannosa rincorsa alla sicurezza economica,di donne e uomini puniti senza ragione dalla drammatica perdita di valore del loro lavoro,di giovani dall'esistenze precarie,di donne che non possono nominare il loro libero si' alla maternita',alla generativita' perche' vige pervicacemente un'idea della maternita'come un incomodo per il mondo del lavoro.
Stiamo parlando di bambini,bambine,ragazzi e ragazze poveri/e e sappiamo quanto sia irresponsabile incentivare le nascite con misure di breve periodo ,senza affrontare in modo sistematico e coerente la poverta' minorile.
Stiamo parlando dei poveri del mondo che ci stanno cadendo addosso,di quelli che abitano le discariche delle nostre periferie,dei senzatetto,che patiscono dolore esistenziale e non hanno un luogo da vivere.
La diseguaglianza e' la causa dei problemi che ci attraversano, serve un'azione politica forte,un gesto di cambiamento,sbrigativo e sollecito,servono risorse,sia dal governo centrale,la definizione urgente di un piano di contrasto alla poverta', sia dal goveno regionale,la ridefinizione del sistema residenziale erp,tuttora asfittico e rigido e la riscrittura di una riforma sociale e sanitaria autentica e profonda,radicale,che riscriva la cultura socio-sanitaria,riaffermando il valore dell'universalismo del governo della cura , sia dai comuni,la connessione stretta tra politica della casa,politica urbanistica e welfare,riscrivendo anche nuove architetture istituzionali e di partecipazione,non nel segno di un riformismo pallido,ma di una risposta vera al desiderio di bene vivere.